Salsa love!

con la salsa c’è più gusto

la rumba Yambù giugno 19, 2008

Filed under: alle origini della SALSA — crishine @ 8:29 PM
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Anche la rumba yambù rientra tra i tre stili di rumba. 

Il Yambú ha una origine urbana e pare sia uno degli stili più antichi poichè esistono testimonianze fin dalla metà del secolo XIX.

 

Il suo ritmo è lento.

 

Si inizia con un lalaleo in coro – sillabe ripetute come in un segnale (la, la, la, la…) – chiamato Diana.

Quindi il solista canta alcune strofe, che si chiamano Decimar. Il coro risponde di nuovo con il lalaleo particolare e così vanno avanti, alternandosi i cori con il solista fino a che comincia il ritornello dove inizia a ballare una coppia.

Il ballo è lento con movimenti cerimoniosi.

 

Rappresenta il civettare della donna attorno all’uomo e si caratterizza perché non vi si realizza il Vacunao – movimento pelvico di significato erotico. Altro fatto degno di nota è che nello Yambú la parte di maggior sfoggio appartiene alla donna, relegando il maschio ad un secondo piano.

 

(tratto da www.salsasocialclub.com

 

 

In questo video, nella parte iniziale viene mostrata la parte musicale, quindi viene mostrata l’orchestra che suona;

Invece, dal minito 2:00 in poi, viene mostrato il ballo e il corteggiamento femminile.

 

 

la rumba columbia

Filed under: alle origini della SALSA — crishine @ 8:07 PM
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La rumba columbia è uno dei tre stili di rumba cubana (insieme al guaguancò e al yambù).

 

Columbia è generalmente un ballo esclusivamente maschile. Questo ballo è di origine rurale.

 

 

Questa origine rurale la riscontriamo nei testi che, benché ispirati alle tematiche più varie sono costituiti da brevi frasi, poco pulite e con un’abbondanza di vocaboli africani, a conferma che questa creazione sia nata nelle piantagioni di canna da zucchero o nelle baracche dell’estrazione e lavorazione dello zucchero.

La struttura della Columbia (solista-coro) è la stessa degli altri stili della rumba e presenta due parti chiaramente definite: una del solo canto; l’altra il Capetillo o parte ballata. Il Llorao (pianto) è caratteristico della Columbia e consiste in lamenti o esclamazioni piagnucolose che lancia il cantante o Gallo nel mezzo dei suoi canti. Arrivato il momento del ballo, i partecipanti ostentano la loro abilità nel ballo. Più tardi, altri ballerini li sostituiranno provando a superarli nei passi.

 

Il gioco o lo stile dei ballerini è di “gambe e spalle“. Tendono a mantenere la posizione eretta, poiché molte volte portano in equilibrio sulla testa un bicchiere o una bottiglia. In alcuni luoghi della campagna si usa ballare con in mano asce o coltelli. Uno dei tamburi, deve sottolineare ogni movimento fatto dai ballerini, richiedendo che il percussionista sia molto esperto per la varietà di colpi che dovrà marcare.

 

 

(tratto da www.salsasocialclub.com/)

 

 

Questo video mostra due esibizioni di rumba columbia…una delle quali è una simpatica scenetta.

 Vi consiglio di guardare questo video fino alla fine, perchè è proprio nella seconda parte che vengono mostrati i movimenti tipico di questa danza.

Il gioco di coltelli, al termine del video, è veramente stupefacente!!

 

 

danzòn giugno 17, 2008

Alle origini della salsa si pone anche il Danzòn

 

Danzón è stato chiamato la danza ufficiale di Cuba, e si è evoluta dalla contraddanza francese-haitiana (repubblica dominicana), che hanno portato a portato a Cuba gli haitiani che fuggono la rivoluzione della fine del 1700. La maggioranza dei musicologi coincidono in affermare che il Danzón proviene dalla Contraddanza Cubana e dalla prima espressione vocale autoctona di Cuba, “l’Habanera” (prima espressione vocale propriamente cubana). In questa, l’influenza africana sta nel ritmo e la presenza ispanica nella melodia.

 

 

La contraddanza è un tipo di danza inglese contadina del XVII secolo svolta a schiere contrapposte.

 

 

 Questo ne è un esempio, non certo proveniente dal 1700  🙂

 

 

 

il guaguancò giugno 16, 2008

Filed under: alle origini della SALSA — crishine @ 2:53 PM
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   (tratto da www.salsasocialclub.com )     

La Rumba serviva per fare della satira su un governante, commentare un tradimento amoroso, esaltare il sentimento patriottico o, tra i tanti altri argomenti, improvvisare versi profondamente surrealisti.

 

Mentre le classi abbienti del paese erano attratte dalle mode straniere, i neri, utilizando degli strumenti primari che potevano permettersi (cucchiai, scatole di candele, tamburi, cassetti), creavano un complesso stile ritmico.

 

La Rumba fu un veicolo di liberazione e protesta contro il regime schiavista che negava loro la condizione umana e quindi contro i governi repubblicani che li relegavano ad un piano marginale. Oggi serve per cantare le grandi conquiste e trasformazioni ottenute grazie alla rivoluzione.

 

Ci sono tre forme o stili principali della Rumba; il Yambú, la Columbia e il Guaguancó.

Per il momento vi parlerò soltanto del guaguancò:

 

– all’interno delle canzoni in stile Guaguancó si narrano fatti, aneddoti in forma poetica.

E’ un genere eminentemente narrativo costituito da frequenti improvvisazioni. Tutti quei temi che colpiscono la vita del neri: la politica, la protesta sociale, il sentimento patriottico, l’amore, l’amicizia, le frustrazioni, la satira e altri. Attualmente alla parte cantata si aggrega una ballata “rumba de guaguancó” pero i vecchi sostengono che il Guaguancó propriamente detto è la parte narrativa.

Nel ballo si rappresenta la persecuzione amorosa dell’uomo alla donna, desiderando Vacunarla (vaccinarla) e lei che maliziosamente prova a proteggersi dall’attacco. In questa persecuzione e fuga di profondo contenuto erotico si dimostra l’abilità nel ballo della coppia. Oggi si è molto stilizzato il Vacunao, suggerendolo a volte con un movimento del fazzoletto e di un’altra parte del corpo.

 

 

Questo è un esempio i rumba guaguancò, ballata da Seo Fernandez e dalla sua ballerina.

 

 

 

 

 

Seo Fernandez nasce a Cuba, dove inizia a ballare già da piccolo. Studia presso la Scuola di Varietà e Spettacolo dove consegue il titolo di ballerino professionale.

Lavora in diversi teatri e cabaret dell’Havana e nel 1995 comincia ad insegnare in Italia, con lo scopo di diffondere la musica e i balli latino americani

 

 

son cubano giugno 14, 2008

Filed under: alle origini della SALSA — crishine @ 4:19 PM
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Il SON CUBANO è un ritmo nato a Cuba che unisce la tradizione musicale dei colonizzatori spagnoli (chitarra spagnola) ai ritmi degli schiavi africani.

 

Quello più antico, ebbe le sue fondamenta nella zona di Guantanamo, conosciuto come “Son Changui” (dal ritmo veloce e cantato in falsetto), c’è in oltre “son-pregon (una specie di supplica che i venditori ambulanti cantavano per convicere i passanti a comprare la loro merce) fino ad arrivare alla salsa.,

 

 

Da questa base musicale i cantanti con la armonia delle loro voci sviluppano le varie tematiche, dalle canzoni patriottiche a quelle di tema politico, dai temi romantici fino a quelli umoristici, che hanno come comune denominatore un sabor totalmente caraibico.

 

Il Son come ballo tradizionale, ha cadenza medio / lenta di origine rumbera, ma meno appariscente della stessa, con poca coreografia e mette invece più in risalto le azioni del corpo.

 

 

Il suo tipico passo base orizzontale deriva dalle piantagioni di canna da zucchero, ove gli schiavi di colore, erano costretti a muoversi con piccoli passi laterali, essendo incatenati gli uni agli altri, ed ondeggiavano il corpo per il taglio della canna.

 

Questo è un esempio di SON ballato da un ballerino e coreografo cubano di nome Juan Carlos Pacheco

 

 

 

 

Il Son è un genere che è nato a Cuba, più precisamente nella zona di Santiago, parte orientale e rurale dell’isola, intorno alla fine del 1800 e viene considerato il Padre della Salsa.
Nelle percussioni il son si avvale dei bongós, delle maracas, delle claves e di uno strumento simile ad un mandolino fatto di una cassa di legno al quale si aggiungono delle corde chiamato marímbula, di una chitarra tradizionale che arricchisce la sequenza armonica e del tres (vedi nella categoria “gli stumenti musicali”).

 
 

I primi che ne proposero la diffusione furono soprattutto Arsenio Rodriguez e Benny Morè.

 

Con la Rivoluzione cubana questo ritmo prende forme diverse e s’incomincia ad ascoltare anche Tito Puente, Johnny Pacheco, Celia Cruz, Ismael Rivera ed altri ancora.

 

Arriva in America e poi in Europa.

Solo in seguito, con l’introduzione di accordi avanzati e con lo sviluppo del suo ritmo, prenderà il nome di Salsa.
 

 

la bomba de puerto rico giugno 13, 2008

Filed under: alle origini della SALSA — crishine @ 9:24 PM
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La Bomba di Puerto Rico

La bomba è un genere di musica ballabile, tipico di Porto Rico. Benché i critici siano incerti sull’origine esatta della bomba, alcuni dicono che si sviluppò alla fine del 17° secolo in Loiza, un paese di Porto Rico dove la maggioranza degli abitanti erano Africani.

 

La Bomba prosperò dove gli africani dell’ovest ed i loro discendenti lavoravano nelle piantagioni coloniali.
 

Si proibivano le religioni Africane in queste comunità di Porto Rico cosicché ci fu una fusione tra la venerazione del sacro a Santiago e le abitudini religiose dell’Africa. 

  
Era nei balli di grancassa dove gli africani schiavizzati celebravano battesimi ed unioni, e programmavano anche “rebeliónes”.   
  

 
Gli strumenti di musica tipicamente usati nella bomba sono il buleador che provvede al ritmo,

 il subidor che provvede anche al ritmo

 

 

 

 

 

I tamburi sono accompagnati dalla battitura ritmica dei bastoni e delle maracas per generare un suono ricco di battute dove el bailador può sentire la percussione battere ritmicamente .

 

La bomba può essere descritta come un dialogo fra il ballerino e il percussionista. Una sorta di sfida , di duello ritmico.

 

Qui un esempio di bomba d Puerto Rico

 

 

la plena de puerto rico

Filed under: alle origini della SALSA — crishine @ 8:53 PM
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La plena de Puerto Rico

tratto da http://www.discolatino.com/

 

La PLENA ebbe origine come genere musicale fra le classi povere dei lavoratori residenti nei barrios di Ponce, circa 100 anni fa. Anche conosciuta come “el periodico cantado”, perchè le canzoni riportavano eventi della vita quotidiana della società locale.

In questo genere musicale confluirono elementi della musica Jibaro (ispanico-arabici) misti con influenze africane e creole europee. Con il fenomeno dell’inurbanizzazione verso la capitale San Juan di molti poveri e disoccupati, la Plena divenne la tipica musica di strada. Difatti uno stile chiamato “parada 21” (dal numero della fermata dell’autobus a Santurce, vicino alla quale musicisti e ballerini si esibivano) divenne famoso in tutto il paese.

 

La musica della Plena è molto più melodica di quella carica di percussioni tipica della Bomba, dove la presenza dei bailadores è fondamentale per conferire al ritmo un effetto visualizzante. Nella Plena invece non vi è infatti un dialogo fra percussioni e ballerini.

Gli strumenti tipici di questo genere sono le percussioni dette “Panderos”.

 

 

Genere ballabile in coppia, assomiglia un po’ al Merengue dominicano. Durante gli anni ’50 uno dei più acclamati musicisti che suonò Plena fu Rafael Cortijo y su Combo con Ismael Rivera come voce solista. Oggi uno dei gruppi musicali più conosciuti sono “Los Pleneros de la 21”, mentre il gruppo di danze portoricane conosciuto a livello mondiale è quello di Modesto Cepeda y la su Escuelita de Bomba y Plena.

 

Il seguente è un esempio plena; questo è un video di un evento folkloristico